UNA NOTTE IN BLUES - B.B. KING

La nostra storia parte da una piccola chiesa di campagna del Mississipi, in mezzo alle piantagioni di cotone e segue le orme di un ragazzino goffo, impacciato e balbuziente. La sua passione per la musica, il duro lavoro nei campi e poi il viaggio verso nord, verso Memphis in cerca di opportunità, di una vita migliore. Intanto il ragazzino cresce e comincia a suonare nei locali tra l'odio razziale e le difficoltà di una vita in città. Poi un jingle radiofonico che pubblicizza il Pepticon, un ricostituente.

Quel ragazzo per un po' si fece chiamare The Pepticon Boy, più tardi divenne The Blues Boy from Beale Street. Il nome fu poi abbreviato in Blues Boy. E poi fu semplicemente B.B. B.B.KING.

 

Lo spettacolo parla di segregazione razziale, di scelte, di opportunità, di grandi sentimenti, dolore, gioia, rabbia e, naturalmente, di musica.

Una piccola grande storia che ripercorre i primi anni di una carriera durata sessant'anni. Il pretesto per raccontare Il Blues. La magia antica di un genere che, nato storicamente poco più un secolo fa, affonda le sue radici nell’Africa perduta dei neri americani e costruisce, sulle note della sua malinconia struggente, la speranza, la voglia di una vita migliore, l’aspirazione orgogliosamente individuale ad un rapporto consapevole con la realtà.

La semplicità, la popolarità, ma anche la potenza della sua tragicità, ne hanno fatto, per tutto il Novecento ed ancor oggi, una delle matrici più importanti della musica popolare internazionale, mantenendo tuttavia inalterata l’essenza della sua unicità. 

L’estensione temporale del Blues e la sua lunga evoluzione hanno finito per costituire una sorta di accompagnamento musicale storico alle vicende umane di questo secolo, un contrappunto accorato alle mille contraddizioni che ostacolano l’individuo sulla via della sua presa di coscienza, dell’affermazione di civiltà.

 

Dallo spettacolo è tratto il disco Una notte in blues.

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