LE VARIAZIONI REINACH

Parigi, una domenica di marzo. L'autore passeggia per i corridoi di un museo quando, all'improvviso, vede una mano posarsi sui mobili ancora perfettamente conservati. È quella di Béatrice Reinach che torna a rivivere tra le mura della villa in cui è cresciuta. Preme perché l'autore racconti la sua storia e quella della sua famiglia, dagli splendori di inizio Novecento alla tragedia dei campi di concentramento dove trovò la morte con il marito Léon e i due figli Fanny e Bertrand. Tuena trae spunto da questo incontro immaginario per portarci nella bellissima Parigi di inizio secolo e raccontarci i fasti e le miserie dei personaggi che l'hanno resa grande.
Emerge soprattutto lÂ’accanimento dellÂ’autore nel voler ricostruire una vita che sembra perduta, cancellata per sempre dalla Storia. Le tracce sono frammentarie, fotografie sbiadite, mutilate; le voci flebili e troppo lontane. Ma lentamente il quadro si ricompone e ci rende le immagini di Béatrice, di Fanny, di Bertrand e di Léon che è stato compositeur de musique, autore di un solo spartito misterioso, la Sonata in re minore”. Lo spartito si pensava fosse perduto per sempre e invece, grazie alle prodigiose risorse del web, alla fine rispunta: una giusta rivincita contro la disumanità.

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