LE VOCI INQUIETE DELL'AMERICA

L'America era una bufera che gli soffiava costantemente in faccia. Per America intendeva l'America Bianca, e per America Bianca intendeva tutto quello che dell'America non gli piaceva. Il vento lo infastidiva più di quanto non facesse con gli uomini piccoli; questi potevano pensare che l'America fosse una brezza, ma lui la sentiva infuriare, anche quando i rami degli alberi erano immobili e la bandiera americana pendeva dalle facciate come una sciarpa tempestata di stelle: anche allora la sentiva infuriare. La sua reazione era di ringhiarle contro, di assalirla con la stessa violenza da cui si sentiva assalito, due camion a rimorchio lanciati l'uno contro l'altro su una strada grande come un continente. (G. Dyer).

Lo spettacolo propone una serie di letture tratte da romanzi, racconti e poesie di quegli scrittori americani che a partire dagli inizi del '900 hanno contribuito a creare l'immagine dell'America che ben conosciamo, con i suoi sconfinati spazi, la sua multietnicità, le sue contraddizioni. Questi autori hanno dato voce a una galleria di tipi umani perfettamente integrati o emarginati, con le loro paure e le loro incertezze, mostrandoci, ben prima dell'avvento della beat generation, un'America diversa da quella "patinata" e positiva a cui siamo abituati. Fa da contrappunto una colonna sonora costituita da brani blues, folk e da quella musica cantautorale che ci riporta all'America così attentamente descritta nelle pagine proposte.

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