LE SEDIE

"Lei è davvero del parere che si possano avere figli a tutte le età?"  Una piccola stanza senza porte né finestre; due persone, figure quasi umanoidi relegate ai confini dello spazio, del tempo e, forse, di loro stessi; ed un gioco terribile e surreale il cui obiettivo è la ricerca della Verità, della Soluzione.I due protagonisti sembrano seguire una specie di canovaccio delirante, trascinando con sé l'insostenibile peso del vuoto fino all'atto estremo di rinuncia ed allo stesso tempo di ultima, flebile e disperata speranza. La speranza che ci sia qualcosa oltre le pareti di un rifugio dove le infiltrazioni dell'acqua allargano le crepe, dove tutto è circondato da una sorta di liquido amniotico; la speranza che la vita, quella vera, possa ancora trovarsi al di là di quella barriera da loro stessi eretta. Con nulla da perdere se non quell'artificiale sicurezza, quella tranquillità al riparo da una troppo aggressiva realtà; un'esistenza però monotona e vuota al sicuro dalla vita stessa.
Una situazione progettata su misura o forse dettata da una necessità mostruosa e apocalittica?… Non ci è dato di saperlo: troppo labile è la linea che separa la pazzia da quella forma di ultima, disperata difesa che spinge i due all'annientamento di ogni lucida presa di coscienza.

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